
Abbiamo fatto viaggiare per 3000 chilometri due silos dalle dimensioni ragguardevoli, partendo da Ferrara e arrivando a Wakefield in Inghilterra.
Dimensioni particolari, scelte particolari
Quando il sole tramonta, ci mettiamo in moto. Non vogliamo creare ingorghi nel traffico. I fari e i lampeggianti illuminano la strada, creando l’atmosfera d’eccitazione tipica di ogni partenza. I nostri driver, coordinati meticolosamente da Lara Facchin e dall’ufficio Commerciale, guidano il convoglio che si snoda lungo le strade fuori Ferrara, puntando verso Nord. Oltre ai due mezzi che trasportano i silos, abbiamo altri mezzi con materiale di supporto a seguirci in testa e in coda al corteo.
Ci aspetta un viaggio attraverso cinque nazioni, con una parte di tragitto via mare. Ogni dettaglio, dall’itinerario alla burocrazia con le dogane import-export, è stato progettato con cura dagli uffici Autorizzazioni e Commerciali per garantire un coordinamento impeccabile.
Le dimensioni del nostro convoglio ci impongono di evitare il traforo del Frejus e il Brennero, così ci dirigiamo verso il passo del Tarvisio, la nostra porta d’uscita dall’Italia.
Caratteristiche del trasporto:
Avere il traghetto nella manica.
Il percorso studiato ci porta in Austria, Germania e Francia, fino a raggiungere il porto per l’attraversamento della Manica. I nostri uffici hanno già contattato la compagnia navale che gestisce la tratta e scelto l’imbarcazione più adatta per tutti i nostri mezzi. Durante la traversata, ci concediamo un momento di svago, ripassando le prossime tappe e scherzando sul fatto che, una volta sbarcati, dovremo guidare a destra.
In Inghilterra, sotto gli sguardi curiosi dell’equipaggio del traghetto e dei passanti, ci dirigiamo verso la nostra destinazione finale: l’impianto di Wakefield. Qui, i silos verranno installati per conservare lo zucchero che servirà per realizzare la bevanda analcolica ideata da John S. Pemberton e diventata la più famosa al mondo.
Dopo 15 giorni di viaggio, al momento dello scarico, decidiamo di prenderci una meritata pausa. E quale miglior modo di celebrare se non “stappare la felicità” per aver completato un altro trasporto con successo? Poi si riparte per la nostra sede veronese, pronti per nuove avventure e altri viaggi.